L’antibiotico-resistenza in Italia: un problema da affrontare tutti insieme

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Le infezioni ospedaliere (ICA) e l’antibiotico-resistenza sono un grave problema di salute pubblica in Italia. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel 2022 sono state registrate in Italia circa 530.000 ICA, con un’incidenza di 8,1 casi ogni 100 ricoveri. Di queste, circa 170.000 (32%) erano causate da batteri resistenti agli antibiotici.

Le ICA possono avere un impatto significativo sulla salute dei pazienti, aumentando il rischio di complicazioni, di prolungamento della degenza ospedaliera e di morte.

L’antibiotico-resistenza può rendere più difficile o addirittura impossibile trattare le infezioni batteriche, anche quelle che in passato erano facilmente curabili con gli antibiotici.

Ecco alcuni dati specifici sulle resistenze batteriche più comuni in Italia:

  • Escherichia coli: la resistenza alla ciprofloxacina, un antibiotico comunemente utilizzato per trattare le infezioni del tratto urinario, è aumentata dal 20% al 27% tra il 2017 e il 2022.
  • Klebsiella pneumoniae: la resistenza a carbapenemici, un gruppo di antibiotici considerati di ultima linea, è aumentata dal 10% al 14% tra il 2017 e il 2022.
  • Staphylococcus aureus: la resistenza alla meticillina, un antibiotico comunemente utilizzato per trattare le infezioni cutanee, è aumentata dal 22% al 25% tra il 2017 e il 2022.

Per contrastare le ICA e l’antibiotico-resistenza è necessario adottare una serie di misure, tra cui:

  • Miglioramento dell’igiene negli ospedali e nelle strutture sanitarie: il Governo italiano ha recentemente approvato un Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNC-AR), che prevede una serie di azioni per ridurre l’incidenza delle ICA e dell’antibiotico-resistenza nel nostro Paese.

Tra le principali misure previste dal PNC-AR, si prevede di:

  • Implementare programmi di formazione per il personale sanitario sulle pratiche di igiene;
  • Migliorare la pulizia e la disinfezione degli ambienti ospedalieri;
  • Utilizzare dispositivi medici monouso quando possibile
  • Uso appropriato degli antibiotici: il PNC-AR prevede una serie di misure per promuovere l’uso appropriato degli antibiotici, solo quando sono necessari e per il periodo di tempo più breve possibile. Tra queste misure, si prevede di:
  • Sviluppo di nuovi antibiotici e strategie terapeutiche: il PNC-AR prevede una serie di misure per promuovere lo sviluppo di nuovi antibiotici e strategie terapeutiche per combattere le infezioni batteriche resistenti. Tra queste misure, si prevede di:
    • Sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici;
    • Investire nella ricerca di nuove strategie terapeutiche per combattere le infezioni batteriche resistenti.
  • Sviluppare linee guida per l’uso appropriato degli antibiotici;
  • Formazione degli operatori sanitari sull’uso appropriato degli antibiotici;
  • Informazione ai cittadini sull’uso appropriato degli antibiotici.

Il PNCAR è un piano ambizioso che, se attuato in modo efficace, potrà contribuire a ridurre l’incidenza delle ICA e dell’antibiotico-resistenza in Italia.

Ognuno di noi può contribuire a contrastare l’antibiotico-resistenza adottando comportamenti responsabili, come:

  • Assumere gli antibiotici solo quando prescritti dal medico e per il periodo di tempo indicato.
  • Non interrompere la terapia antibiotica anche se ci si sente meglio.
  • Non utilizzare gli antibiotici rimasti da una precedente terapia.
  • Lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone.

L’antibiotico-resistenza è un problema serio che può avere un impatto significativo sulla salute pubblica. È importante adottare misure per contrastare questo problema, sia a livello individuale che a livello governativo.

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