Calo iscrizioni alla laurea in infermieristica: il rischio di una carenza ancora più grave

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Governo e istituzioni chiamate all’azione per invertire la tendenza al calo delle iscrizioni alla laurea in infermieristica alla laurea in infermieristica: il rischio di una carenza ancora più grave

Il calo delle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica è un problema che si sta aggravando negli ultimi anni. Per l’anno accademico 2023-2024, le domande di accesso sono diminuite del 10,5% rispetto allo scorso anno, a fronte di un’offerta di 19.860 posti.

Questa tendenza è preoccupante, perché l’Italia è già alle prese con una grave carenza di infermieri. Secondo il rapporto annuale dell’Istat, nel 2022 mancano circa 80mila infermieri per coprire tutti i posti vacanti nelle strutture sanitarie.

Le ragioni del calo delle iscrizioni sono molteplici. Tra le principali, si possono citare:

  • Le condizioni di lavoro difficili e stressanti, con turni lunghi e orari irregolari.
  • Le retribuzioni poco competitive, soprattutto per le professioni di base.
  • La mancanza di prospettive di carriera, con una scarsa offerta di posti di lavoro stabili.

Questi fattori stanno disincentivando gli studenti a intraprendere la carriera infermieristica, anche in considerazione del crescente numero di laureati in altre professioni sanitarie, come Medicina, Fisioterapia e Tecnico di radiologia.

Il rischio è che, nei prossimi anni, la carenza di infermieri si aggravi ulteriormente, con conseguenze negative per la qualità dell’assistenza sanitaria.

Le proposte per invertire la tendenza

Per invertire la tendenza al calo delle iscrizioni, è necessario intervenire su diversi fronti. Innanzitutto, è necessario migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni degli infermieri. Inoltre, è necessario offrire maggiori prospettive di carriera, con la creazione di nuovi posti di lavoro stabili e ben retribuiti.

In questo senso, sono importanti gli interventi che il Governo ha annunciato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il PNRR prevede, infatti, un investimento di 1,5 miliardi di euro per la riqualificazione e il potenziamento del personale sanitario.

In particolare, il PNRR prevede:

  • La creazione di 20mila nuovi posti di lavoro per infermieri.
  • L’aumento delle retribuzioni degli infermieri, con l’introduzione di una nuova carriera professionale.
  • L’introduzione di incentivi per l’assunzione di infermieri.

Questi interventi, se attuati, potrebbero contribuire a migliorare l’attrattività della professione infermieristica e a invertire la tendenza al calo delle iscrizioni.

Chiamata all’azione

Il calo delle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica è un problema che non può essere ignorato. Governo ed istituzioni devono intervenire urgentemente per invertire la tendenza e garantire un’assistenza sanitaria di qualità per tutti i cittadini italiani.

In particolare, si invitano Governo ed istituzioni a:

  • Attivare senza indugio gli interventi previsti dal PNRR per la riqualificazione e il potenziamento del personale sanitario.
  • Lavorare per migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni degli infermieri.
  • Promuovere la professione infermieristica attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione.

L’infermieristica è una professione essenziale per il sistema sanitario nazionale. Investire nella formazione e nel benessere degli infermieri è un investimento nella salute di tutti.

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